STORIA DELLA PARROCCHIA DI TURRI

A cura di Luciano Fasolato

Il primo oratorio, che doveva portare nel secolo XX°, alla costituzione della Parrocchia di Turri, sorse nel 1963 per opera della nobile famiglia veneziana Baldo-Doglioni. Esso era dedicato alla SS. Trinità.
La stessa nobile famiglia, aveva costruito alcuni anni prima – sempre nella stessa zona – anche una villa, tutt’ora usata dalla parrocchia di Turri. L’oratorio era costituito da un corpo a pianta quadrata di m. 4,30 X 4,30 e da un portico antistante di egual volume. La costruzione, simile ad un grande capitello, era sicuramente unica nel suo genere. Nella seconda decade del secolo XX° è stato ridotto ad abitazione privata, e demolito nel 1963 per far posto alla viabilità. Nell’area dove sorgeva l’oratorio, ora vi è una croce in calcestruzzo.
Con il tempo, oratorio e villa passarono a più proprietà finché divenne della famiglia Turri-Guerra. Questi nobili tenevano il sacerdote don Giuseppe Leoni perché curasse l’oratorio. Di questo ne fecero tomba di famiglia, come attestano ancor oggi, una lapide e la croce sul pavimento della parrocchiale di Turri.
Da essi prese il nome la località TURRI.
I Turri-Guerra non avevano eredi e pensarono di lasciare la villa e l’oratorio in  beneficio al vescovo di Padova perché facesse risiedere nel luogo un sacerdote diocesano; lasciarono anche un beneficio per il suo sostentamento. Aveva però l’obbligo di celebrare quattro S. messe settimanali in suffragio della loro anima. Una parte di eredità dei Turri-Guerra andò al loro servitore Stefano Dainese, il quale non avendo neanche lui eredi, pensò di lasciare la sua parte allo stesso scopo di quella dei padroni, con l’obbligo della celebrazione di due S. messe settimanali per la sua anima.
Di tutto questo beneficio, oltre centoventi campi padovani, oggi non rimane praticamente nulla, se non le aree attorno agli edifici parrocchiali.
Il vescovo di Padova Federico Manfredini, nel 1873, istituì una “mansioneria” e inviò il primo sacerdote con residenza fissa: don Valentino Cazzola. Era nato a Thiene nel 1826 e rimase a Turri dal 1873 fino alla morte avvenuta nel 1910. È sepolto nel cimitero di Montegrotto Terme.
Successore di Valentino Cazzola è don Antonio Dalle Carbonare, anche lui nato a Thiene nel 1874. Rimase a Turri del 1910 al 1937. Egli capì la necessità di curare a fondo la zona, circa 1.000 anime, distanti dalla parrocchiale di S. Pietro Montagnon, le strade disagevoli ed i mezzi di trasporto del tempo. Costruisce una chiesa più grande inaugurata nel 1913. A benedire la nuova chiesa è stato l’arciprete si S. Pietro Montagnon, don Francesco Broglio. Nello stesso giorno – 16 Novembre – l’arciprete benedice anche la croce in legno sul colle Ceva, a ricordo del sedicesimo centenario dell’editto con cui l’imperatore Costantino concedeva ai cristiani la libertà di culto. La croce in legno è stata sostituita più volte, nel 1973 con l’attuale in ferro.
Il campanile è stato costruito in due riprese, la prima parte nell’anno santo 1925 e benedette le campane, terminato nel 1932.
Dietro interessamento di don Antonio Dalle Carbonare, nel 1922 il vescovo di Padova mons. Luigi Pelizzo elevò la mansioneria Turri a curazia autonoma.

Il 1° Settembre 1927 con il decreto 1492 il vescovo mons. Elia Dalla Costa erige la nuova parrocchia: Turri.
Primo parroco è stato naturalmente don Antonio Dalle Carbonare che inizia ufficialmente il suo ministero il 19 Marzo 1928. Da allora ha avuto inizio la sagra di Turri che continua tutt’ora (spostata ultimamente ai primi di Maggio).
Don Antonio Dalle Carbonare ha avuto anche un altro merito: l’interessamento per le scuole elementari. Inizialmente, come il suo predecessore don Valentino, faceva lui scuola in canonica per chi lo voleva, poi si interessò presso il comune di Battaglia Terme – dal quale dipendeva la zona – e vendette un piccolo appezzamento di terreno della mansioneria di metri quari 1.160 al prezzo di lire una al metro quadro. Ciò avvenne nel 1914. Così tra il vecchio oratorio e la nuova chiesa sorsero le scuole elementari.
Purtroppo la chiesa costruita da don Antonio Dalle Carbonare si è rivelata insufficiente e anziché pensare ad un ampliamento si progettò una nuova chiesa. A questo ci dovette pensare don Antonio Fraccaro nato ad Abano Terme nel 1902 e rimasto a Turri del 1937 al 1955. Don Antonio Fraccaro portò al tetto il presbiterio e parte della navata che “provvisoriamente” s’innesta con la chiesina del 1913. La parte di chiesa costruita da don Antonio Fraccaro è stata inaugurata, al grezzo, sabato 12 Febbraio 1955.
A don Antonio Fraccaro succede don Anchille Turetta, nato a Torreglia nel 1914, parroco di Turri dal 1955 al 1975. Per l’Italia sono gli anni di maggior sviluppo e anche Turri ne è coinvolta. Don Achille abbellisce l’interno della parte di chiesa inaugurata nel 1955, ma la sua attenzione è rivolta soprattutto alla costruzione dell’asilo infantile, ora Centro Educazionale S. Giuseppe. I primi 27 bambini vengono accolti anche se in modo precario, il 17 novembre 1960. Loro educatrice è una maestra: sig.na Rizzotto Prassede di Alano di Piave. L’asilo è stato benedetto dal vescovo di Padova mons. Girolamo Bortignon il 4 marzo 1962. È stato retto dalle Suore Francescane Missionarie di Assisi dal 1966 al 1999, quando sono state ritirate per mancanza di vocazioni.
Altra opera di don Achille è la costruzione dell’oratorio S. Giuseppe in via Cataio. Un tempo, la maggior parte della popolazione era nella parte occidentale della parrocchia, ma tra gli anni ’60 – ’70, questa si spostò nella parte orientale. Si pensa ad un oratorio succursale e pratico, ma le difficoltà non mancano, anzi!…
Il vescovo è in parrocchia per le S. cresime il 13 febbraio 1972, nell’occasione benedice la prima pietra del progettato oratorio, tornerà il 25 aprile 1974 per la benedizione solenne dell’opera finita. Vengono modificati i confini della parrocchia di Turri, l’oratorio S. Giuseppe di via Cataio, su suggerimento del vescovo, era stato costruito su territorio della parrocchia di Montegrotto T.
Sono aggregate alla parrocchia di Turri le famiglie di Montegrotto T. a sud della circonvallazione e quelle di Battaglia T. nei pressi della galleria ferroviaria. Da allora la parrocchia conta 1.250 anime.
Nel 1975 don Achille Turetta viene trasferito in un’altra parrocchia, lo sostituisce don Renato Bison proveniente dalla parrocchia di Primolano. Don Renato era nato a Bosco di Rubano nel 1920; è parroco di Turri dal 1975 al 1996 quando rinuncia alla parrocchia per raggiunti limiti di età. Egli però resta privatamente a Turri fino al 2001, poi si ritira alla casa riposo “Il Cenacolo di Montegalda” fino alla morte avvenuta il 31 luglio 2011. Don Renato, specialmente nei primi anni, a causa delle due chiese, non ha vita facile, ma con la sua grande pazienza riesce bene nell’apostolato, aiutato dalle suore che al tempo reggevano la scuola materna. Come opere materiali, don Renato, finisce bene la chiesa parrocchiale, abbellendo e unificando nel modo migliore possibile i due tronconi inaugurati uno nel 1913, l’altro nel 1955. Egli costruisce anche una nuova canonica adiacente all’oratorio S. Giuseppe. Non l’abiterà lui, ma il suo successore. Don Renato, durante la sua permanenza a Turri, era vissuto in un piccolo appartamento ricavato sotto l’oratorio. I suoi predecessori, come canonica, avevano usato la villa Baldo-Doglioni.
Alla rinuncia di don Renato, arriva don Giancarlo Cantarello, ordinato sacerdote nel 1983. Egli è parroco di Turri dal 1996 al 2003. È durante questo periodo che vengono ritirate le suore per mancanza di vocazioni, ma don Giancarlo anziché chiudere la scuola materna, fa un balzo di qualità, ampliando l’edificio e istituendo un “Centro Educazionale” con personale laico, aperto anche ai bambini del circondario di Turri; l’inaugurazione è avvenuta il 13 Ottobre 2001, con la benedizione da parte del vicario gnerale della diocesi, mons. Mario Modellato.
Altro lavoro di questo periodo è la ristrutturazione della vecchia villa Baldo-Doglioni per farvi abitare don Renato Bison, ed avere così tutto il sotto oratorio come patronato parrocchiale. Con don Giancarlo ha inizio anche un’altra opera di apostolato: il Consiglio Pastorale Parrocchiale. Il primo è stato eletto, dopo adeguata preparazione, il 25 gennaio 1998.
Con il trasferimento di don Giancarlo Cantarello è nominato parroco di Turri don Paolo Pegoraro ordinato sacerdote nel 1993.
In questo momento l’ex canonica – villa Baldo Doglioni – è libera; il Centro Educazionale ha molte richieste, don Paolo fa una scelta, ampliando il centro educazionale con un asilo nido. Ristruttura il fatiscente fabbricato adiacente alla villa utilizzando il piano terra come sala polivalente ed il primo piano sia della villa che dell’annesso come asilo nido. L’inaugurazione avviene nel 2009. Subito dopo don Paolo è trasferito in un’altra parrocchia. Durante la permanenza di don Paolo Pegoraro viene scritto un libro della storia della parrocchia, dal titolo: “TURRI parrocchia da 80 anni racconta la sua storia” peregrinando tra arichi e memorie. Il libro è pronto e viene presentato in Autunno 2007, a 80 anni esatti dalla costituzione della parrocchia di Turri.
In autunno 2009 don Paolo Pegoraro è trasferito in un’altra parrocchia e diviene parroco di Turri don Lorenzo Grigoletto, sacerdote dall’anno 2000. Con don Lorenzo inizia una collaborazione tra sacerdoti e consigli pastorali delle tre parrocchie del comune di Montegrotto Terme. Dopo oltre un decennio di tentativi si è conclusa nel 2013 la trattativa per l’acquisto di 1.062 metri quadri di terreno retrostante l’oratorio S. Giuseppe.